Eccomi di nuovo qua ad augurarvi un buon settembre, dopo aver passato un’estate a dir poco meravigliosa passata tra la Sardegna, luogo dove non ero mai stata e che mi ha fatto da cura, e percorrendo come tutti gli anni il cammino di Santiago, quest’anno fatto lungo la costa portoghese. Anche questo cammino lo inserirò tutto nella sezione apposita di questo blog.

La persona veramente speciale che vi voglio presentare oggi è Sara Turetta, la fondatrice di www.savethedogs.eu, associazione creata da lei nel 2002 in in una poverissima località nel sud-est della Romania, Cernavoda. Praticamente un angelo caduto dal cielo.

Nell’intervista, che vi consiglio di ascoltare, Sara racconta come 20 anni fa ha deciso di lasciarsi alle spalle una promettente carriera nel marketing a Milano, lo stipendio fisso e una casa accogliente, per andare a fare qualcosa di concreto in una Romania dove il destino della maggior parte dei cani randagi era di morire in modo brutale.

Sara racconta di come tra mille difficoltà poi quel progetto sia cresciuto, nonostante le moltissime delusioni e come sia stata lei stessa a doversi rimboccare le maniche in prima persona per mancanza di personale fidato, di come si sia trovata in situazioni di pericolo, ma di come nonostante tutto abbia avuto una forza e una passione costante che ha portato Save the Dogs ad essere quello che é oggi:

Un centro  di 6 ettari immersi nel verde sulle colline poco distanti da Cernavoda, circondati dai vigneti e dominati da una splendida vista sul fiume Danubio.aperto al pubblico tutto l’anno e facilmente raggiungibile tramite l’Autostrada del Sole che collega Bucarest al Mar Nero.

Nello specifico il centro ospita:

Una clinica veterinaria

Inaugurata nell’ottobre 2017 , ad oggi é l’unico presidio sanitario per animali in un’area vastissima. 

Un rifugio per cani

Una una struttura composta da 50 box che vuole essere soprattutto un luogo di transito per gli animali in attesa di adozione.

Un gattile

Save the Dogs accoglie quei gatti che non possono essere rilasciati nelle colonie o che vengono abbandonati dai cittadini.

Un’associazione che cura adozioni internazionali

Le adozioni internazionali permettono a tanti cani e gatti di avere una vita dignitosa e di non morire per le strade della Romania.

Una clinica mobile

L’unità mobile di Save the Dogs è attiva 6 mesi all’anno nelle zone rurali intorno a Cernavoda e Medgidia. Non si limita a sterilizzare e microchippare gli animali di proprietà ma cerca anche di migliorare le loro condizioni di vita.

Un Santuario che ospita anche asini e cavalli dove regolarmente vengono portati bambini con disabilità.

Approfitto per scrivere anche qui come Sara mi dice più volte nell’intervista, che per la clinica veterinaria sono alla ricerca di staff e di un veterinario con almeno qualche anno di esperienza per un contratto annuale: unica lingua necessaria: l’inglese. Insomma  un vero e proprio PARADISO a 60 km dal mare. Non mi faccio una ragione che non si trovi un veterinario che vuole lavorare un anno in questo posto, dirigendo la clinica e facendo il pieno di un’esperienza meravigliosa e profondamente appagante e formativa. Se io fossi un veterinario, ci penserei seriamente. 

Nell’intervista Sara mi racconta anche come è  riuscita a far diventare Save the Dogsfiore all’occhiello del no-profit italiano in Romania, ossia attraverso la ricerca studiata e continua di donazioni e soprattutto attraverso l’umiltà di continuare a cercare a ascoltare chi ha già percorso questa strada. 

Ad oggi Save the Dogs non opera solo in Romania, con programmi che vanno ben oltre l’associazione in sé, quindi anche con sterilizzazioni e castrazioni mirate e campagne nelle scuole, ma dal 2019 ha cominciato ad operare anche nel Sud- Italia con la campagna “Non uno di troppo”, un programma di contrasto al  randagismo  e ai canili sovraffollati. Questo é stato necessario perché come tristemente sappiamo nel nostro Paese esistono zone con un randagismo gravissimo e perché i loro sostenitori hanno chiesto di strutturare interventi incentrati sulle sterilizzazioni nel Sud Italia. Le zone in cui Save the Dogs opera nel Sud Italia al momento sono in Campania e in Calabria.

Il lavoro avviene attraverso una  rete di associazioni e veterinari locali di fiducia e si basa su progetti integrati che abbiano un impatto diretto sul numero di animali per strada e nei canili. Quindi nel concreto l’associazione attua: 

  • STERILIZZAZIONI gratuite di cani di proprietà e randagi
  • APPLICAZIONE MICROCHIP E ISCRIZIONE IN ANAGRAFE del maggior numero possibile di cani
  • MAPPATURA DEI CANI VAGANTI tramite la app Stray Dogs Tracker di Stray Dogs International Project
  • EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE alla proprietà responsabile
  • PRESSIONE SULLE AUTORITÀ’ LOCALI E SINERGIE CON LE ISTITUZIONI 
  • Inoltre il programma si propone di aiutare le associazioni di volontariato del Sud Italia a strutturarsi e ad aumentare l’efficacia del proprio intervento.

Abbiamo anche parlato della legge che vige in Italia sul poter tenere i cani legati alla catena, e ho scoperto che purtroppo in molte regioni italiane è ancora legale. Per chi vede un cane legato alla catena e vuole sapere se nella sua regione è (ancora) legale, può consultare la mappa delle regole vigenti nella varie regioni cliccando https://www.savethedogs.eu/verso-il-divieto-di-tenere-i-cani-legati-alla-catena/

Non voglio spoilerare troppo sull’intervista, che è molto toccante e profonda e la consiglio anche a chi si interessa poco dell’argomento, e mi limito quindi a lasciarvi qui dei link di approfondimento per conoscere meglio l’associazione Save the Dogs, per sostenerla e per comprare l’autobiografia di Sara “ I cani la mia vita”, che é già in coda tra i libri da leggere quest’anno,

Grazie Sara perché il mondo ha decisamente bisogno di persone come te, pronte ad ascoltarsi e a capire la propria missione su questa terra, e una volta capita, a rimboccarsi le maniche e ad attuarla. È grazie a te e al tuo impegno e ai tuoi sacrifici che oggi la situazione per i cani randagi e non solo è nettamente migliorata regioni della Romania e speriamo sempre di più in Italia.

Organizzazione Save the Dogs: https://www.savethedogs.eu/mission/

Centro : https://www.footprintsofjoy.eu/

Articolo sui cani alla catena: https://www.savethedogs.eu/verso-il-divieto-di-tenere-i-cani-legati-alla-catena/

Libro “ I cani, la mia vita”: https://amzn.to/3t7rJCb

Grazie a voi per avermi letta e ascoltata fino a qua, spero che anche questa intervista sia stata fonte d’ispirazione per voi. Commentate qui o sotto al  post apposito del mio profilo Instagram!

Un pensiero su “Il coraggio di amare incondizionatamente e cambiare la propria vita: intervista a Sara Turetta

  1. Annamaria dice:

    Grazie per tutti i Miracoli che lei e la sua organizzazione riuscite a fare ogni giorno per aiutare tantissime creature innocenti maltrattate, torturate, abbandonate.
    Sono parecchi anni che seguo le sue attività con interesse.
    Ci vorrebbero più persone come voi per rendere questo pianta migliore anche per chi non può difendersi da solo!

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