La testa deve parlare al cuore
24 Giugno 2019
11 Tappa: Tosantos- Atapuerca (25 km)
Stamattina ero così stanca che sono partita tardi. Inoltre la mattina sono sempre offuscata da tanti pensieri, poi però camminando si schiariscono sempre.
Oggi la camminata è stata impegnativa, perché è cominciata subito con la salita per Sant Juan Ortega da non sottovalutare . Di bellissimo c’erano tantissime farfalle lungo tutto il cammino, meravigliose . Sulla salita ho visto una piccola talpa morta, che ho messo sul ciglio della strada in mezzo alle foglie, e chiacchierando con una spagnola ho scoperto che loro chiamano la talpa topo. Quindi una buona mezz’ora di equivoci perché io dicevo che non era un topo bensì una talpa.
Alla fine ho capito che in spagnolo la talpa la chiamano topo, il topo lo chiamano raton, e il ratto lo chiamano rata. Anche lei, come molti spagnoli che ho incontrato fino ad ora, fa il cammino suddiviso per anni. Ogni anno una settimana. Passa un’ora buona a raccontarmi della bellezza della sua Cordoba, in Andalusia. Dopo un’ora di ascolto però ho necessità di silenzio, quindi allungo il passo e la saluto.
Durante una pausa pomeridiana ad Ages ho conosciuto Christian di Barcellona e il suo cane Indy, col quale sta facendo un cammino di 3 mesi, tenda in spalla (un mix di cammino del Nord e vagabondare tra i boschi e i paesini facendosi a volte ospitare). Siamo passati in mezzo ad un pascolo di mucche con i loro vitellini appena nati, molto protettive nei confronti dei piccoli e il cane gli abbaiava pure. I pastori ci hanno accompagnato educatamente all’uscita 😅. Ma i vitellini che ci guardavano con curiosità sono stati impagabili.
Il tragitto fatto con Christian è stato bello e i discorsi fatti con lui molto profondi. Mi ha spiegato della sua teoria per cui la testa deve parlare al cuore e chiedersi “Cosa facciamo?”. Secondo lui il cuore è sempre più potente della testa.
Lo zaino e la camminata oggi non mi sono pesati per niente, comincio ad abituarmi .
Questa sera in ostello ho parlato con una signora belga che ha fatto il suo primo cammino accompagnando un gruppo di non vedenti a Santiago. Lei regolarmente accompagna queste persone durante tutta l’estate. Ad un certo punto le ho chiesto del perché di questa scelta di volontariato e la sua risposta mi ha affascinato e fatto riflettere. “Perché mi aprono gli occhi “, ha risposto…
Mi addormento con queste parole in testa.